E’ nata nel 2012 la

Associazione Italiana Agenti ed Ufficiali di Polizia Provinciale

 
 
 

La pubblicazione della Legge n. 214 del 22/12/2011 sulla Gazzetta Ufficiale, suppl. ord. 276 al  n. 300 del 27 dicembre 2011, aveva delineato (art. 23) l'intenzione di procedere al trasferimento di tutte le funzioni e relativo personale delle Province, attraverso un'ulteriore legge statale e leggi regionali da emanarsi entro la fine del 2012, ai comuni o alle regioni.

Successivamente il Parlamento aveva approvato la proroga di un anno delle ipotesi di riordino delle funzioni fondamentali delle Province (fine 2013), dopo che nel corso del 2012 erano nate (ed in parte anche naufragate) proposte alternative di riforma e/o accorpamento degli enti intermedi e di area vasta. La legge 7/8/2012 n. 135 sulla c.d. “spending-review” prefigurava una ridefinizione di questi Enti in base a parametri di superficie e di popolazione residente, anche se  la mancata conversione del successivo d.l. 188/2012 fece saltare l’accorpamento di 35 province a territori confinanti.

Il 4 luglio 2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali le norme suddette, e il Governo -quasi per una sorta di ripicca mediatica- ha riproposto un complesso iter di modifica costituzionale che pare porterebbe all'abolizione delle Province, salvo la costituzione di Città Metropolitane dai compiti ancora indefiniti....

Oggi la nuova legge 56/2014 “Delrio” ha attribuito alle Province funzioni fondamentali di tutela dell'ambiente e gestione delle strade, senza però specificare se ciò includa o meno le connesse funzioni di polizia ambientale e stradale.

In ogni caso, in questo quadro di prolungata incertezza, unita a progetti di modifica della Costituzione anche riguardanti il futuro degli enti intermedi,  va assolutamente salvaguardata la professionalità e l'integrità di corpi e servizi di polizia provinciale (anche diversamente denominati) che da decenni operano sul territorio svolgendo funzioni, in particolare di polizia ambientale ed ittico-venatoria, di fatto non surrogabili da altri soggetti.

E' nata pertanto tra molti di noi l'idea di elaborare e condividere con i colleghi operatori di polizia provinciale di tutte le Regioni una serie di proposte ed iniziative, volte a far conoscere la specificità della nostra professione e a vigilare sulla predisposizione dei futuri provvedimenti statali e regionali che dovrebbero guidare questa transizione.

Non avrebbe neppure senso assistere passivamente, in caso di soppressione delle province, ad eventuali differenti soluzioni nelle varie realtà regionali, essendo più logica una scelta omogenea che non disperda tra comuni o unioni di comuni circa 2700 tra agenti e ufficiali di p.p., ma li mantenga in una forza di polizia statale ad analoga missione (CFS) o nelle polizie locali di enti intermedi, conservando l'organizzazione di lavoro su base comprensoriale.

Non possiamo assistere ulteriormente al silenzio assordante delle organizzazioni sindacali sul tema specifico del destino delle polizie provinciali e del ruolo sinora svolto, mentre occorre produrre più informazione e attività propositiva nei confronti dei legislatori. Mai dare nulla per scontato...

E’ dunque decollata un’associazione apartitica e svincolata dalle ulteriori legittime attività sindacali (anche se su questo tema se ne vedono piuttosto poche...), affinché la nostra professione non sia più, come oggi avviene, rappresentata episodicamente solo da organizzazioni di categoria della polizia locale prettamente disegnate a  immagine e somiglianza della polizia municipale: mestieri con molti punti di contatto ma con enormi differenze funzionali .

Lo sforzo avviato ad inizio 2012 è quello di mettersi tutti “in rete”, far crescere un soggetto associativo snello, provando a raccordarci innanzitutto con referenti in ogni regione (che a loro volta tengano i contatti su base locale), organizzando periodicamente incontri nazionali, potenziando contatti informativi e stimoli verso le Istituzioni, ed elaborando proposte comuni.

Qualunque sia l’esito finale dell’iter di trasformazione dell’ente Provincia, è un’ assurdità che in precedenza non esistessero concrete forme di contatto ed interscambio tra gli operatori delle polizie provinciali italiane; una lacuna che stiamo finalmente colmando , stavolta partendo “dal basso”.

Stiamo man mano arricchendo ulteriormente i contenuti di questo sito web, gestito in modo volontario, a carattere squisitamente associativo, apolitico e non collegato ad alcun soggetto istituzionale. E’ stata anche attivata sin dal febbraio 2012 una mailing list. In pochi mesi abbiamo avuto l'adesione di oltre il 20% dei colleghi italiani da tutte le regioni. Scrivete !


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LE RAGIONI DI UN IMPEGNO: